sabato 18 luglio 2009

IL LATO NERO DELLA SCINTILLANTE BERLINO - da Qui Berlino

Pubblico un interessante articolo comparso ieri su un blog riguardo una aggressione di stampo neonazista a Berlino, nel quartiere di Friedrichshain. A Berlino forse non ci saranno le "ronde" come in Italia, ma la situazione è tutt'altro che rosea.

BERLINO.Un'aggressione infame e brutale, contro un ragazzo qualsiasi, di 22 anni. Era ormai l'alba di domenica, quasi le sei di mattina. Jonas K. stava tornando a casa dopo una serata con gli amici.

Camminava per il quartiere berlinese di Friedrichshain, casa della sinistra antifascista e alternativa della capitale, all'incrocio tra la linea S e la U, alla fermata di Frankfurter Allee. Poco prima, nel viottolo che unisce gli ingressi delle due linee metropolitane, un gruppetto di una decina di ragazzi della sinistra alternativa aveva incrociato altrettanti estremisti di destra, probabilmente di ritorno, ubriachi, da una discoteca distante un centinaio di metri. Il pitbull di uno dei neonazi avrebbe abbaiato contro i primi. Sono volate le prime parole pesanti e subito giù le botte.

Una giovane commessa di uno dei negozi in fila sul vialetto, aperti tutta la notte, racconta di una violenza mai vista. A un certo punto uno degli estremisti di destra rompe una bottiglia di birra e colpisce al volto un giovane, mentre gli altri lo picchiavano. In qualche modo la rissa finisce e i due gruppi si separano.

Uno dei neonazi ha una ferita superficiale. In quattro tornano nel vialetto tra le due stazioni. Sono arrabbiati, il testosterone a mille, iniziano ad attaccare e offendere chiunque gli passi sotto mano. Se la prendono prima con un gruppetto di quattro persone a caso, calci e pugni. Poi passa Jonas, che forse aveva preso parte alla prima rissa. I quattro lo assalgono e lo sbattono violentemente per terra. Ancora calci e pugni finché il ragazzo non perde coscienza. Ma i neonazi, tra i 20 e i 26 anni, già noti alla polizia, non la smettono. Il più grande trascina il corpo di Jonas, incosciente, fino al bordo del marciapiede, lo gira, con la faccia sul bordo, e da dietro gli tira un calcio sulla nuca. Come aveva visto fare nei film. Come era già successo in altri attacchi neonazisti. E' un miracolo che sia ancora vivo.

Dopo un paio di giorni di coma ora Jonas è fuori pericolo. Ha gli zigomi rotti, un'emorragia cerebrale ed ematomi vari su tutto il corpo. Gli amici, scioccati, non ne riconoscono più i tratti del viso. La polizia arriva sulla scena poco dopo, riesce a fermare i neonazi, raccoglie le testimonianze, mentre i quattro continuano ad offendere e intimidire chi vuole raccontare cosa hanno fatto, e finiscono con l'aggredire anche gli agenti. Il 26enne è ora incriminato per tentato omicidio. Il giorno dopo la polizia arresta anche uno dei ragazzi di sinistra che avrebbe partecipato alla prima rissa, rilasciandolo poco dopo.

Quel ragazzo qualunque avrei potuto essere io. Sono passato per quella stradina vicino casa con la mia compagna non più di dieci minuti prima della prima rissa. La cosa mi sconvolge e mi fa incazzare ancora di più. Cosa sarebbe successo? Che avrei fatto?

Friedrichshain è - con Kreuzberg, e oggi forse più di Kreuzberg - la casa della sinistra alternativa e antifascista. Eppure da tempo il quartiere è in testa alla classifica delle violenze motivate politicamente. Qualche rissa, attacchi alla polizia, auto di lusso bruciate nella notte per fermare la gentrificazione. E ogni tanto le bande di neonazisti che colpiscono. Nel luogo dell'aggressione di sabato sono già capitati altri episodi violenti. Solo quest'anno un accoltellamento il 14 giugno, un pestaggio a gennaio, varie aggressioni verbali contro stranieri. L'anno scorso una donna - punita con tre anni di carcere - ha spinto sui binari della metro uno straniero, salvato da altri passanti prima dell'arrivo del treno. Nel 1992 Silvio Meier, un'occupante, è stato pugnalato a morte lì vicino. Ma la violenza di destra non è solo un problema del quartiere: nel fine settimana in altri luoghi della capitale si sono registrate altre due aggressioni a sfondo razziale, per fortuna con esiti più lievi.

La situazione a Friedrichshain è peggiorata da quando a febbraio, poco distante, ha aperto un negozio di abbigliamento Thor Steinar, marca amata dagli estremisti di destra. C'è poi la discoteca da cui probabilmente venivano i quattro neonazi arrestati, il Jeton, che da tempo sarebbe diventato un luogo di ritrovo per simpatizzanti di estrema destra. Lo sanno bene gli antifascisti, che nella notte tra martedì e mercoledì hanno deciso di reagire a modo loro: circa 200 persone a volto coperto hanno attaccato l'ingresso del locale lanciando sassi e bottiglie, e dileguandosi pochi minuti dopo, prima dell'arrivo in massa della polizia. Un segnale alla destra estrema. E al gestore del locale, Ronny Berkahn, che, ritrovatosi con più di duemila euro di danni, nega che il suo locale sia un covo di neonazisti.

Sabato la sinistra antifascista berlinese ha organizzato una manifestazione di solidarietà a Jonas e per lanciare un messaggio all'estrema destra: "Caccia i nazi dal quartiere". Il corteo partirà da Bersarinplatz alle sei del pomeriggio e sfilerà di fronte al negozio di abbigliamento Thor Steinar e alla discoteca Jeton. «Ci impegneremo a limitare i danni», ha detto Patrick Technau, uno degli organizzatori della manifestazione.

L'articolo è apparso oggi su Liberazione. (fonte Quiberlino)

Saluti a tutti. luca!

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