martedì 31 marzo 2009

STORIE DI MIGRANTI, DIVERSABILI... STORIE DI INTEGRAZIONE


Credo che l'incontro di sabato abbia lasciato qualcosa a tutti noi. Ai ragazzi, agli operatori e ai volontari dell'OASI l'ennesima conferma di non essere soli in questa quotidiana sfida per abbattere i muri del pregiudizio nei confronti dei diversabili. A Baisha la conferma che in Italia non esiste solo l'intolleranza, il razzismo e la chiusura nei confronti degli stranieri di una minoranza urlante, ma anche e soprattutto una maggioranza, più o meno silenziosa, di persone che sono convinte che l'integrazione e l'accoglienza siano il modo migliore per affrontare le sfide che la società contemporanea ci pone. A noi invece credo siano rimaste in particolare le testimonianze e le storie di queste persone. 

Sono storie forti che fanno riflettere e che, se arrivassero alle orecchie giuste, permetterebbero di ridimensionare alcune "visioni" distorte, che sono frutto solo dell'ignoranza e della superficialità. E renderebbero semplicemente assurde alcune "tentazioni" pericolose e mai sopite, come ad esempio la creazione di classi differenziali.
Soprattutto in una società globalizzato e dal livello culturale elevato, come la nostra, non riesco a non immaginare un futuro nel quale tutte le diversità siano percepite come una ricchezza. 
Sarò un utopista, ma voglio credere che, un giorno, i muri dell'intolleranza, dell'incomprensione e dell'ignoranza, i muri della vergogna, che oggi cerchiamo timidamente di scalfire a mani nude, cadranno in un'atmosfera di festa e sotto i colpi di tutti, come il 9 novembre 1989 venne abbattuto il muro di Berlino.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie luca!silvia